Cos’è la Finanza agevolata, come funziona e tipi di contributi per aziende

 

Anche se gli esperti del settore la conoscono e trattano da anni, l’argomento della finanza agevolata è salito alla ribalta delle cronache a metà 2020, dopo le manovre del governo italiano che, per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19, ha pensato a misure chiave per incentivare lo sviluppo economico che hanno coinvolto praticamente tutto il paese: dai privati, ai liberi professionisti, alle aziende di tutte le dimensioni.

Alla luce di questo, anche se il modo in cui viene comunemente vista la finanza agevolata (con tutto il suo insieme di contributi a fondo perduto, e non) è una sorta di “bonus” per le aziende, dal punto di vista degli stati sovrani è uno strumento al servizio della politica industriale ed economica con cui, ogni nazione, può dirigere e indirizzare lo sviluppo del paese incentivando precise tipologie di aziende ed interi settori economici.

Questi obiettivi, vengono perseguiti attraverso l’attuazione di contributi alle imprese sotto forma di:

  • contributi a fondo perduto
  • sgravi fiscali
  • crediti d’imposta
  • prestiti e finanziamenti agevolati con garanzia dello stato
  • contributi in conto interessi o conto capitale per le aziende che accendono mutui o finanziamenti presso gli istituti bancari

Per quanto variegato possa essere il panorama della finanza agevolata, ciò che accumuna tutte le opportunità è senz’altro il fatto che qualsiasi genere di aiuto alle imprese viene erogato in un’ottica progressiva, ovvero per spesare investimenti finalizzati ad aumentare la competitività, l’efficienza e la competenza.

Raramente, salvo rarissimi casi, vengono erogati contributi che non sottintendano investimenti migliorativi. Ciò si verifica solamente in casi eccezionali come, purtroppo, abbiamo visto tutti in occasione della pandemia Covid-19 o in seguito a calamità naturali.

Enti pubblici di riferimento nella finanza agevolata in Italia

Anche se molti pensano che questi contributi arrivino in modo generico da parte “dello stato”, in realtà esistono moltissimi enti che, a livelli diversi, intervengono nella finanza agevolata con propri bandi emessi in autonomia. In particolare, gli enti più attivi sono: camere di commercio, regioni, enti nazionali, unione europea.

Bandi delle camere di commercio (CCIAA)

Anche se in alcuni (pochi, a dir la verità) casi è possibile riscontrare dei bandi di finanza agevolata emessi dai comuni, il primo ente più vicino all’imprenditore in questo senso è la camera di commercio. Ogni camera di commercio è autonoma rispetto alla propria provincia di riferimento ed emette bandi, contributi ed agevolazioni per le aziende registrate presso di essa in piena autonomia.

Le tipologie di aiuti e sovvenzioni per imprese da parte delle camere di commercio sono generalmente studiati per rispondere al meglio alle esigenze del tessuto imprenditoriale locale e tendono a favorire lo sviluppo delle attività attive nei settori economici “core” del territorio, nonchè in quelli che possono favorire il marketing territoriale.

Ad esempio, sarà naturale comprendere che in una camera di commercio di una provincia dell’entroterra potranno esserci molti bandi destinati alle imprese produttive, mentre da parte di una camera di commercio di una provincia marittima sarà naturale aspettarsi molti più bandi a favore del settore della ricettività (alberghiero e a favore del turismo in generale)

Finanza agevolata delle regioni italiane

Il secondo ente responsabile dell’attuazione di misure di finanza agevolata per aziende sono le regioni italiane. Allo stesso modo della camera di commercio di ogni provincia, anche le regioni emettono bandi e contributi per aziende che fanno riferimento al territorio della regione stessa.

I fondi utilizzati, ed elargiti, dalle regioni provengono per lo più dallo stato Italiano oppure, in alcuni casi, dall’Unione Europea.

I criteri e le logiche utilizzati nella pianificazione, studio ed emissione di contributi e soluzioni di finanza agevolata da parte delle regioni, sono pressoché i medesimi applicati dalle CCIAA ma su scala più ampia: favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale con particolare attenzione ai settori cruciali per l’economia della regione.

Aiuti alle imprese da parte di ministeri ed enti nazionali

A livello nazionale, gli enti responsabili della finanza agevolata a livello nazionale sono quelli che fanno riferimenti direttamente al Governo e che, in accordo con le politiche economiche della nazione, si occupano di emanare provvedimenti, bandi e contributi alle imprese validi per tutto il paese.

Quali tipologie di contributi per le imprese esistono?

Un altro aspetto importante per tutti gli imprenditori che si avvicinano all’ambito della finanza agevolata è la forma sotto cui vengono erogati tutti questi aiuti e sovvenzioni.

Anche se nell’immaginario collettivo si potrebbe pensare che gli aiuti alle imprese siano sempre costituiti da denaro che viene elargito sul conto corrente bancario dell’azienda, nella maggior parte dei casi tali aiuti arrivano in forme diverse.

Contributi a fondo perduto

Questa tipologia di agevolazione è sicuramente la più appetibile e desiderata da tutte le aziende in quanto si tratta di somme che non sono soggette all’obbligo di restituzione e vengono erogate a tutti gli effetti sotto forma di liquidità che giunge all’azienda direttamente sul conto corrente.

Nella maggior parte dei casi che coinvolgono un contributo a fondo perduto per PMI l’entità dell’aiuto corrisponde ad una percentuale relativa a spese ed investimenti effettuati nell’ambito di pertinenza del bando a cui si partecipa. Ovviamente, questi investimenti devono essere debitamente documentati e rendicontati da parte dell’azienda.

La raccolta documentale, in questo caso, deve comprendere tutti i documenti che provano la tipologia di spesa e la relativa quietanza di pagamento.

Crediti d’imposta e sgravi fiscali

Quando si tratta l’argomento della finanza agevolata si può riscontrare che questo genere di aiuto è molto diffuso e di facile comprensione. Essenzialmente, i crediti d’imposta rappresentano un beneficio che lo stato garantisce alle aziende sotto forma di crediti da poter usufruire in fase di pagamento delle imposte.

I crediti d’imposta (o bonus fiscali) vengono erogati alle aziende come importi proporzionati all’ammontare delle spese e degli investimenti sostenuti in un determinato ambito. Sono costituiti da somme che l’imprenditore può vantare nei confronti dello stato e di cui può disporre in più modi:

  • utilizzo diretto del credito: ad esempio se l’azienda deve versare 10.000€ di tasse e dispone di un credito d’imposta pari a 8.000€, può pagare solamente 2.000€ e compensare i restanti 8.000€ attraverso il credito d’imposta di cui è in possesso con quella che quotidianamente tutti chiamiamo “compensazione in F24”;
  • cessione del credito: nel caso in cui, per qualsiasi ragione, l’imprenditore non avesse interesse ad utilizzare in prima persona i crediti d’imposta ricevuti, li può cedere ad altre entità (generalmente un’altra impresa) entro i limiti di legge.

Finanza agevolata sotto forma di garanzia del credito

Al fine di rendere le imprese più affidabili e solide finanziariamente, una tipologia di aiuto erogato dal Mediocredito Centrale e messo a disposizione da Invitalia, è la garanzia del credito.

Questo genere di agevolazione, permette alle imprese di accedere più facilmente a soluzioni di finanziamento da parte di banche ed istituti finanziari ed ottenere somme che, ovviamente, sono da destinare a spese ed investimenti strettamente legati all’attività dell’impresa.

L’accesso alle garanzie del credito da parte di enti di finanza agevolata avviene a fronte di una valutazione finalizzata a provare l’esistenza di una solidità economico-finanziaria minima da parte dell’azienda richiedente.

Finanziamenti agevolati per le imprese e prestiti a tasso zero

I prestiti a tasso zero o finanziamenti agevolati alle aziende, che non sono i contributi in conto interessi, sono una forma di agevolazione che serve a finanziare le imprese attraverso prestiti erogati direttamente da un ente statale, oppure da istituti bancari, oppure da entrambi in regime di compartecipazione.

Tale misura di aiuto serve ad abbattere l’incidenza degli interessi sui prestiti erogati all’azienda portando il costo effettivo del credito a livelli molto più bassi rispetto a quelli reperibili normalmente sul mercato del credito.

Mediamente, l’interesse effettivo applicato ad un prestito che beneficia di questa misura si aggira intorno allo 0,5%.

Minori tipologie di misure di finanza agevolata in Italia

Quelli analizzati sopra non sono gli unici contributi per aziende esistenti. Altre modalità di accesso ad aiuti pubblici da parte degli imprenditori possono essere il contributo in conto interessi, i voucher o la partecipazione nel capitale di rischio da parte di un ente pubblico/statale.

Come si accede alla finanza agevolata?

Dopo aver approfondito in che cosa consiste la finanza agevolata e quali sono le misure generalmente adottate in tale ambito, viene naturale domandarsi quali sono le vie per poter beneficiare di tutti questi fondi di cui abbiamo parlato fino ad ora.

Innanzitutto, va detto che le modalità di partecipazione sono principalmente due:

  1. a bando: quando le opportunità di finanza agevolata vengono pianificate con largo anticipo, mette in programmazione e hanno date di apertura e termine di accettazione ben definite. Può essere richiesto anche un progetto descrittivo degli investimenti per cui si richiede il bando, un planning degli obiettivi prefissi e di come si intende raggiungerli.
    Generalmente, quando il totale delle risorse prenotate supera l’ammontare delle risorse allocate, la dotazione finanziaria complessiva viene suddivisa equamente tra tutte le domande giunte all’ente durante periodo di apertura del bando.
  2. a sportello: questa modalità si applica ogni volta che un’agevolazione viene resa accessibile senza attendere una data di scadenza precisa per l’accoglimento delle domande di partecipazione, ma la chiusura viene determinata dall’esaurimento delle risorse disponibili.

Quali sono le discriminanti?

Gli scenari dell’economia italiana, complice anche l’estrema varietà culturale e ambientale presente nel nostro paese, sono estremamente numerosi e diversi tra loro.

Per rispondere al meglio, ed in maniera efficace, anche gli attori della finanza agevolata del Belpaese hanno nel tempo imparato a pensare, pianificare ed emettere dei contributi ed agevolazioni secondo criteri che permettessero, ogni volta, di far conciliare gli obiettivi dell’ente pubblico con le necessità delle aziende.

Seguendo un percorso di evoluzione della finanza agevolata che è durato decenni, oggi possiamo riscontrare una discreta standardizzazione nella definizione dei vari bandi da parte degli enti, in particolare secondo i seguenti criteri:

  • Beneficiari: persone fisiche (privati cittadini), aziende, associazioni oppure enti pubblici
  • Dimensioni dell’azienda: liberi professionisti, micro imprese, PMI oppure grandi aziende
  • Settore economico: tutti i principali settori economici (ad esempio: agricoltura, turismo, servizi, industria, e tutti gli altri)
  • Codice Ateco: molte opportunità si rivolgono a codici Ateco specifici e ne escludono altri
  • Tipologia di investimento: formazione, efficientamento, digitalizzazione, sicurezza del personale

La finanza agevolata per la crescita aziendale

Avvicinandoci all’utilizzo pratico dei fondi messi a disposizione delle aziende attraverso i canali della finanza agevolata, cerchiamo di elencare quali sono le spese che più di frequente vanno a beneficiare di questi fondi di sostegno all’economia:

  • Formazione non obbligatoria del personale
  • Digitalizzazione delle imprese (software e licenze)
  • Attrezzature, macchinari, impianti e arredi strumentali
  • Promozione, pubblicità e sviluppo di strategie di marketing
  • Consulenze specialistiche
  • Efficientamento dei processi aziendali
  • Macchinari e strumenti innovativi (Industria 4.0)
  • Opere edili e ammodernamento delle sedi


Benvenuto su Giovani 2G, il sito dedicato alle soluzioni di finanza agevolata per le aziende e gli imprenditori, o aspiranti tali, che vogliono creare la propria impresa sfruttando l’affascinante mondo delle agevolazioni e dei contributi a fondo perduto.

Prima di proseguire con la lettura è doveroso specificare che se stai cercando il sito del bando “giovani2G”, esso è stato dismesso. Dal momento che, a nostro avviso, è stata un’iniziativa veramente lodevole ed efficace, abbiamo pensato che fosse utile dare un richiamo al bando anche e soprattutto per quegli utenti che arriveranno cercando informazioni circa i vecchi contenuti del sito. Se stai cercando i vecchi contenuti, presto cercheremo di citarli per dare più continuità possibile a chi li stesse ricercando.

Il bando Giovani 2G aveva lo scopo di finanziare le iniziative di autoimpiego o imprenditoriali ai giovani extra-comunitari di seconda generazione attraverso un contributo a fondo perduto.

I beneficiari della misura di aiuto erano quindi i giovani tra i 18 e 30 anni

Mission

Incentivare l’occupazione attraverso azioni mirate a sostegno dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego di giovani disoccupati o inoccupati tra i 18 e i 30 anni, residenti in Lazio, Campania o Sicilia, in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea, titolari di un regolare permesso di soggiorno che consente l’esercizio di attività di lavoro autonomo.
  • giovani con origini da paesi non appartenenti all’Unione Europea che abbiano acquisito la cittadinanza italiana successivamente alla nascita

Le informazioni essenziali riguardo al vecchio bando Giovani 2G erano (citazione testuale del contenuto originale):

Procedura

Assegnazione di contributi e servizi a sostegno della nascita di nuove realtà imprenditoriali o di auto impiego in favore di giovani stranieri cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 30 anni ovvero giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni con origini da paesi non appartenenti all’Unione Europea che abbiano acquisito la cittadinanza italiana successivamente alla nascita.

 Informazioni

L’utente che voglia presentare un progetto dovrà accedere alla specifica sezione del sito dove potersi registrare. La procedura di registrazione, una volta completata, produrrà una mail, contenente userid e password, che il sistema invierà in automatico all’utente.

Utilizzando le credenziali fornite l’utente potrà iniziare la compilazione del formulario. Sarà possibile compilare il formulario anche in momenti diversi, salvando e riaccedendo successivamente all’area riservata. Quando il progetto sarà completo (compilato in ogni sezione) diventerà trasmissibile. Da questo momento l’utente potrà trasmetterlo in via definitiva dopo averlo ricontrollato.

DIREZIONE NAZIONALE DEL PROGETTO E SEDE DEL LAZIO
BUSINESS VALUE S.R.L.
Via di Panico, 54
00186, Roma
+39 06 6861458
+39 06 6861592
E-mail direzione nazionale del progetto [email protected]
E-mail sede del Lazio [email protected]SEDE DEL LAZIO
BORGOMEO & C.
Via Sicilia, 50
00187, Roma
+39 06.420.39.51
+39 06.420.10.654
E-mail sede del Lazio [email protected]SEDE DELLA CAMPANIA
DEDALUS
Via Vicinale Santa Maria del Pianto – Centro Polifunzionale Inail – torre 1 – piano 11°
80143, Napoli
+39 081 7877333
+39 081 19569518
E-mail sede della Campania [email protected]SEDE DELLA SICILIA
EYES S.R.L.
Piazza Marina, 34
90133, Palermo (PA)
+39 091 6121480
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