Ai sensi di quanto stabilito all’interno della normativa italiana, sono previsti tutta una serie di incentivi fiscali per i soggetti IRES ed IRPEF che decidono di investire nel capitale sociale delle imprese catalogate come start-up o come PMI innovative.
Prima di presentare nei dettagli tutte le agevolazioni fiscali dedicati alle start-up innovative, è bene definire cosa sono e soprattutto quali sono i requisiti di questa tipologia di realtà imprenditoriale.
In tutte le economie di stampo capitalista, le PMI start-up ne sono il cuore pulsante o più precisamente il motore della crescita, visto che contribuiscono a creare nuovi posti di lavoro. Per questo motivo, ogni esecutivo ne agevola la costituzione.
In un contesto economico sempre più imprevedibile ed instabile, la trasformazione tecnologica gioca un ruolo determinante. Quindi, dato che le start-up innovative apportano valore aggiunto all’intero sistema economico, compito dei governi è quello di contemplare delle agevolazioni fiscali per facilitarne la costituzione. Solo in questo modo, vengono accelerati i tempi di risposta alle nuove sfide competitive.
Pertanto, per poter essere considerata una start-up innovativa, un’impresa, a prescindere dalla forma di costituzione (Spa, Sapa, Srl, Srls, cooperativa), deve contraddistinguersi perché il suo core business è costituito dalla sviluppo, dalla produzione di prodotti o di servizi, considerati come innovativi.
Questi devono necessariamente caratterizzarsi per l’elevato valore tecnologico e per la capacità di impattare positivamente nel settore di riferimento. Sono proprio questi due i principali requisiti di una PMI innovativa insieme all’abbattimento dei costi di produzione e all’apertura di nuovi mercati.
Questa componente tecnologica delle startup innovative può avere come protagonista effettiva l’implementazione di nuove procedure o di nuove tecniche, volte ad organizzare il lavoro secondo un’altra prospettiva, dove è la tecnologia a farla da padrona.
Non è un caso se sempre più spesso ci si riferisce al concetto di Industria 4.0, le cui base sono costituite da software all’avanguardia, macchinari rivoluzionari, debutto della robotica, sistemi gestionali, risorse cloud-oriented. Il tutto sempre tenendo conto dell’ottimizzazione delle tempistiche lavorative.
Infine, non va dimenticato che in Italia, per essere considerata start-up innovativa, una realtà imprenditoriale ancora allo stato embrionale deve avere tutta una serie di requisiti cumulativi. Eccoli nel dettaglio.
Arriviamo quindi al cuore della questione, ovvero discutere gli incentivi discali e le agevolazioni che spettano alle persone fisiche o giuridiche che, oggi, decidono di investire dei capitali nella costituzione di una startup innovativa in Italia.
Da un lato, le persone fisiche possono detrarre una somma corrispondente al 30% dell’investimento effettuato nel capitale sociale di una oppure di più start-up innovative nella loro dichiarazione dei redditi, ai sensi dell’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Rilancio, vale a dire il Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34. Al momento, le detrazioni fiscali per le persone fisiche sono pari al 50%, tenendo però conto della soglia minima di 100.000 euro per ogni periodo di imposta.
Il tetto massimo dell’investimento su cui andare a determinare la detrazione, tenendo conto dell’aggiornamento in materia di agevolazioni fiscali pmi innovative 2020 è pari ad 1 milione di euro all’anno, per un arco di tempo minimo di 3 anni.
Dall’altro lato, invece, occorre considerare che anche le società che decidono di investire nelle start-up possono usufruire di un regime fiscale favorevole, visto che possono escludere dall’imponibile il 30% dell’importo investito nel capitale sociale di questo tipo di imprese. Nello scenario in questione, non si sono registrati cambiamenti in materia di agevolazioni per start-up innovative: chi ha deciso di puntare ha come limite massimo di investimento 1.800.000 euro all’anno. Proprio come nel caso delle persone fisiche, l’investimento deve essere mantenuto per un lasso di tempo pari ad almeno 3 anni.
Le ultime norme in materia di agevolazioni fiscali start-up innovative 2020, si soffermano anche su un ulteriore aspetto: la decadenza dal diritto alle agevolazioni fiscali.
Queste diventano effettive nelle casistiche in cui, in questo periodo di 3 anni dedicato agli investimenti capita:
Le ultime norme sulle agevolazioni fiscali stabiliscono che l’azienda viene sempre e comunque considerata innovativa anche se:
Tra le ultime novità in materia di agevolazione PMI innovative, merita una speciale menzione l’incremento delle agevolazioni fiscali al 50%, a fronte dell'acquisizione di questa tipologia di imprese.
L’intento è stato quello di mettere le basi per favorire l’exit degli investitori ed in modo particolare delle società che acquisiscono tutto il capitale sociale delle start-up innovative.
In queste casistiche, è prevista una deduzione IRES pari al 50%. Questa può essere maggiorata dal precedente 30%, nella circostanza in cui tutto il capitale sociale venga mantenuto per un lasso di tempo pari come minimo a 3 anni.